James Dyson Award – National Winner

James Dyson Award – National Winner

Alessio Puleo, Silvana Migliozzi, Luca Grosso
Premio James Dyson – Vincitori nazionali

 

Lo strumento ripara piccoli difetti sul manto stradale offrendo anche spazi pubblicitari per le aziende imprimendo il loro logo sulla buca e sponsorizzando la riparazione al fine di fornire benefici alla comunità, guadagnando allo stesso tempo un valore economico e di immagine.

 

Nel rapporto 2020 di Marsh; gli incidenti dovuti alla cattiva manutenzione delle strade sono la prima causa di costi nei comuni. Secondo i dati GHSA, nel 2020, le buche sono tra le principali cause di incidenti, soprattutto con la micro mobilità. L’idea di Roadfix nasce da questi disagi con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale; semplificare il lavoro degli operatori; aprire nuove frontiere di marketing. L’ispirazione viene dall’arte giapponese del Kintsugi, ovvero riparare oggetti rotti con l’oro per valorizzare le crepe e dare loro una nuova vita. Il concetto è quello di valorizzare i difetti stradali per renderli risorse per la città.

 

All’interno del contenitore, l’acqua e la polvere di cemento vengono mescolati attraverso una frusta azionata dal motore elettrico all’interno della ruota posteriore. Una volta che la miscela è pronta, l’operatore ruoterà il contenitore in avanti utilizzando il pulsante dedicato sulla maniglia, mentre con l’altro pulsante aprirà il coperchio per far fluire la malta verso il difetto. Spingendo Roadfix in avanti la ruota posteriore compatterà la malta e imprimerà la texture sul terreno. Attraverso il battistrada personalizzabile, le aziende saranno in grado di posizionare il loro logo sulla gomma in modo da poter imprimere una texture sulla toppa. Inoltre, approfittando delle coperture laterali, potranno inserire una grafica per avere visibilità anche durante la riparazione del manto stradale. Oggi è il Comune che si occupa dei costi di riparazione delle strade ma attraverso questa nuova opportunità sarà possibile trovare aziende disposte a farsi pubblicità migliorando e aiutando le nostre città.

 

L’idea iniziale del progetto è nata durante il Laboratorio di Concept Design del Politecnico di Milano nel 2019 da un gruppo di studenti formato da: Luca Grosso, Silvana Migliozzi, Alessio Puleo, Zöe Schnegg e Xueyan Niu. Nel corso del laboratorio, dopo una prima fase di ricerca e sviluppo delle idee, il concetto è stato sviluppato con un modello di studio e testato per capire l’ergonomia, le proporzioni e il lavoro dell’utente. Inizialmente era stato pensato per essere totalmente analogico, in quest’ultima versione invece, è stato integrato con una batteria e un piccolo motore elettrico per alleggerire il carico per l’utente e anche per migliorare notevolmente le prestazioni nella fase di miscelazione e stesura della malta e anche la forma del contenitore è stata ridisegnata per rendere il prodotto più funzionale e iconico. I pulsanti operativi sono stati posizionati sul manubrio in modo da avere il massimo controllo da un unico punto. La ruota posteriore, inizialmente posta lateralmente, è stata riposizionata al centro per avere una migliore stabilità e per dare maggiore forza durante il livellamento del calcestruzzo. Sono state poi aggiunte le due coperture laterali per offrire all’azienda che si vuole pubblicizzare una maggiore visibilità anche durante le operazioni di riparazione.

 

Lo scopo del progetto è quello di risolvere il problema dei difetti stradali creando un servizio di prodotto permettendo alle aziende di pubblicizzare il loro marchio attraverso le riparazioni stradali imprimendo il loro logo sul cemento. In questo modo, a loro spese, contribuirebbero ad aiutare le città, specialmente ora che la tendenza della micro mobilità è in aumento. I piccoli difetti stradali sono spesso riparati con metodi non sempre convenzionali, per esempio con bitume freddo o caldo usando una pala per riempire e livellare. Questi metodi permettono riparazioni di fortuna che hanno una durata molto limitata nel tempo e danno un risultato estetico sgradevole. Roadfix permette di effettuare riparazioni più precise e sicure anche grazie all’utilizzo della malta bituminosa e non del classico catrame. Inoltre è stato effettuato uno studio ergonomico per offrire agli operatori uno strumento che possa essere più comodo, facile da usare ed efficiente.

 

Il prossimo passo è quello di creare un nuovo prototipo dotato di componenti elettrici per iniziare una nuova fase di test su strada e farlo provare ad alcuni operatori per capire più nel dettaglio le problematiche legate all’ergonomia e alla User Experience. Inoltre, sono state individuate aziende che operano su campi analogici, ad esempio: Aziende che vendono spazi pubblicitari; Aziende di micro veicoli per la mobilità; Aziende che producono cementi, colle e strumenti di lavoro; Aziende di abbigliamento sportivo e altro ancora.

The tool repairs small defects on the road surface by also offering advertising space for companies by imprinting their logo on the pothole and sponsoring the repairing in order to provide benefits to the community while gaining economic and image value.

 

In the 2020 report by Marsh; accidents due to poor road maintenance are the first cause of costs in municipalities. According to GHSA data, in 2020, potholes are among the major causes of accidents, especially with micro mobility. The idea of Roadfix arose from these inconveniences with the aim to improve road safety; simplify the work of the operators; open new marketing frontiers. The inspiration comes from the Japanese art of Kintsugi, or repairing broken objects with gold to enhance the cracks and give them a new life. The concept is to enhance road defects to make them resources for the city.

 

Inside the container, water and cement powder are mixed through a whisk driven by the electric motor inside the rear wheel. Once the mixture is ready, the operator will rotate the box forward using the dedicated button on the handle, while opening the lid with the other button to release the mortar flow towards the defect. By pushing Roadfix forward the rear wheel will compact the mortar and imprint the texture on the ground. Through the customizable tread, companies will be able to place their logo on the rubber so that they can imprint a texture on the patch. Furthermore, taking advantage of the side covers, they will be able to insert graphics to have visibility even during the repair of the road surface. Today it is the Municipality that takes care of the road repair costs but through this new opportunity it will be possible to find companies willing to advertise by improving and helping our cities.

 

The initial project concept was born during the Concept Design Laboratory of the Politecnico di Milano in 2019 by a group of students formed by: Luca Grosso, Silvana Migliozzi, Alessio Puleo, Zöe Schnegg and Xueyan Niu. In the course of the laboratory, after an initial phase of research and development of ideas, the concept was developed with a study model and tested to understand the ergonomic, proportions and the user’s job. At first it was designed to be totally analog, in the latter version instead, it was integrated with a battery and a small electric motor to lighten the load for the user and also to significantly improve performance in the mixing and spreading phase of the mortar and also the shape of the container has been redesigned to make the product more functional and iconic. The operating buttons have been placed on the handlebar in order to have maximum control from a single place. The rear wheel, initially placed on the side, was repositioned in the center to have better stability and to give greater strength when leveling the concrete. The two side covers were then added to offer the company you want to advertise greater visibility even during repair operations.

 

The aim of the project is to solve the problem of road defects by creating a product service by allowing companies to advertise their brand through road repairs by imprinting their logo on the concrete. In this way, at their expense, they would contribute to helping the cities, especially now that the micro mobility trend is increasing. Small road defects are often repaired with methods that are not always conventional, for example using cold or hot bitumen using a shovel to fill and level. These methods allow for makeshift repairs that have a very limited duration over time and give an unpleasant aesthetic result. Roadfix allows you to make more precise and safer repairs also thanks to the use of bituminous mortar and not the classic tar. Furthermore, an ergonomic study has been carried out to offer operators a tool that can be more comfortable, easier to use and efficient.

 

The next step is to create a new prototype equipped with electrical components to start a new road test phase and have some operators try it out to understand issues related to ergonomics and the User Experience in more detail. In addition, have been identified companies that operate on analogue fields, for example: Companies that sell advertising space; micro mobility vehicle companies; companies that produce cements, glues and work tools; sportswear companies and more.

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